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CV docenti

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workshop di architettura e autocostruzione

Alessandro Bellini (1984) nel 2009 consegue la Laurea Magistrale in Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara con una tesi dal titolo: Mutazioni Indotte: UN MANIFESTO. Strategie di attivazione e sviluppo per il canale di Bruxelles Capitale. Nel 2010 vince il concorso internazionale FLOW a Bruxelles. Dopo varie esperienze in Italia e all’estero in importanti studi di architettura tra i quali ecdm, CZA Cino Zucchi Architetti e Njiric+, nel 2013 apre il proprio studio AB/A Alessandro Bellini Architect a Brescia iniziando ad ottenere riconoscimenti tramite concorsi e premi, tra tutti nel 2016 viene selezionato da NIb tra i top 10 top italian architects under 36. Collabora con il movimento di scultura Resilienza Italiana, con il festival DeltArte e si muove in territori ibridi tra architettura, paesaggio, urbanistica e arte.

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Gian Luca Brunetti. Architetto (1991) e dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura e dell’Ambiente (1999), è professore associato di Tecnologia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano. Svolge ricerca attorno ai temi delle tecnologie sostenibili per la costruzione facilitata a basso costo, del riscaldamento e raffrescamento passivi degli edifici e della costruzione e controllo ambientale delle serre. Tra i volumi pubblicati: Architettura Pratica (2004, 2007), Serramenti (2012) e Coperture (2012). E’ autore del software Sim::OPT per l’ottimizzazione progettuale degli edifici attraverso l’utilizzo della suite di simulazione in regime dinamico ESP-r.

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Emilio Caravatti  Attraverso esperienze di progettazione e di ricerca in Italia ed all’estero scopre la passione per il fare architettura ed apre nel 1994 il proprio studio a Monza, dove opera in collaborazione con il fratello Matteo all’interno del gruppo di lavoro Caravatti_Caravatti. Le tematiche di progettazione si confrontano con realizzazioni di carattere pubblico e privato e tendono a coniugare nell’attività professionale l’attenzione ad un quotidiano impegno sociale. Negli ultimi quindici anni le attività dello studio si sono allargate anche ad esperienze di progettazione in ambiti di marginalità geografica e sociale, con realizzazioni di infrastrutture pubbliche in Africa occidentale. Tra le recenti opere si segnalano il Centro di riabilitazione fisica Jigiya So nella Repubblica del Mali (Premio speciale Dedalo Minosse 2014), e in Italia, a seguito di competizione internazionale, i cantieri per la ristrutturazione di una vasta area pubblica nel centro storico di Vercelli. Docente di progettazione architettonica al Politecnico di Milano, nei suoi corsi sta approfondendo, con studenti e detenuti in atelier di progetto, i temi dello spazio all’interno di alcune realtà carcerarie in Lombardia. 

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Paolo Mestriner (San Remo, 1964) Dopo gli studi svolti in Portogallo e la laurea al Politecnico di Milano inizia la propria attività di ricerca, professionale e accademica. Già ideatore e direttore del Master Internazionale Paesaggi Straordinari - Paesaggio Arte Architettura, dal 2004 è professore incaricato presso la Facoltà Architettura e Società del Politecnico di Milano. Premiato in concorsi di progettazione nazionali ed internazionali tra i quali Matosinhos, Brescia, Segovia, Roma, Firenze, Perugia, Varese, Samarate, Albino, Quartu Sant’Elena, Pantelleria, è stato pubblicato su riviste come Housing, Pasajes, d’Architettura, Wettwerbe Aktuell,  Costruire, Cadernos, Future Arquitecturas, Progettare, Abitare. Ha esposto in mostre personali e collettive a Brescia, Milano, Porto, Parma, Venezia, Londra, Cina, Norvegia e Germania. Dal 2004 sviluppa e approfondisce i temi legati all’abitare il paesaggio, culminati nell’esposizione Abitare Minimo avvenuta al Museo Maga di Gallarate nel maggio del 2012. è autore e curatore di testi e contributi critici in ambito architettonico e paesaggistico. 

 

workshop di fotografia

#02_Filippo Romano (1968) Studia all’International Center of Photography I.C.P. di New York città dove ha vissuto a lungo; attualmente risiede a Milano. E’ un narratore di città e di spazi urbani. Collabora da diversi anni con la casa editrice Skira nel settore editoriale dell’architettura e ha pubblicato su , Abitare, Domus, Io donna, Courrier International. Nel 2007 ha pubblicato il libro Soleritown sull’opera dell’architetto Paolo Soleri e ha vinto il premio Pesaresi/Contrasto con il progetto fotografico OFF China. Ha fatto parte del collettivo francese Tangophoto dal 2003 al 2008. E’ stato distribuito dal 2005  al 2009  dall’agenzia Grazia Neri di Milano. 
Il suo lavoro è stato esposto al festival di Guangzhou, nel febbraio 2005, al festival di Lianzhou in Cina e al Festival di Roma con Waterfront nel maggio 2009. Nel 2010 ha esposto alla biennale di architettura di Venezia nel padiglione Italia il progetto 106 statale Jonica con l’artista  E. Frapiccini. Dal 2010 è rappresentato dall’agenzia Luzphoto. Nel ottobre  2012 espone il lavoro Ville Palladiane al Palladio Museum di  Vicenza. Dal 2011 lavora al progetto a lungo termine SlumEstate\Mathare Nairobi sul ghetto di Mathare, dove vive una comunità di 600 mila persone, uno dei più popolosi della capitale kenyiota e di tutta l’Africa. Una parte del lavoro su Nairobi è attualmente esposto  nella mostra MADE  IN SLUMS\ NAIROBI  alla Triennale di Milano. Dal 2009 al 2016 insegna al master di fotogafia di Forma\Naba  e dal 2012 insegna fotografia di base alla NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

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#04_Francesca Iovene è una fotografa di 29 anni, nata e cresciuta a Brescia. Durante gli studi in architettura al Politecnico di Milano ha iniziato a dedicarsi alla fotografia, per annotare e ricordare. Successivamente si è appassionata all’interpretazione narrativa del costruito e delle modifiche del territorio da parte dell’uomo, andando oltre la loro descrizione oggettiva. Ha studiato per un anno in Cile e iniziato un progetto fotografico nel deserto di Atacama tuttora in corso, e al suo ritorno in Italia ha prodotto una tesi di Laurea Magistrale su varie tipologie di insediamenti industriali nel deserto cileno. Attualmente vive a Milano, porta avanti alcuni progetti personali tra cui “Prima Luce”, un lavoro a lungo termine sul Delta del Po nato da un’idea del centro indipendente di fotografia Ikonemi, e lavora come libera professionista collaborando con studi di architettura e design, raccontando i loro progetti in modo rigoroso e personale, prestando una particolare attenzione all’atmosfera percepita nello spazio. All’ultima Biennale d’Architettura di Venezia ha documentato il Padiglione di Forte Marghera per Rintala Eggertsson Architects. Dal 2016 è co-fondatrice di Camerae Magazine, un progetto digitale che racconta, attraverso fotografie, interviste e suoni, i lavori e i luoghi più intimi di artisti di tutto il mondo. Nel 2017 ha tenuto tre lectures al Politecnico di Milano dal titolo “Nel Paesaggio”, “Fotografare il silenzio” e“Shooting Milan, Atmospheres and Architectures”; dallo stesso anno fa parte di Fondaco, uno studio multidisciplinare che si occupa di architettura e arti visive. 

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